Per l’occasione, ecco un altro articolo di oggi sul tema “quanto è pericoloso l’Etna? – questa volta, però, non principalmente in riferimento a eruzioni vulcaniche, caduta di massi, colate laviche e nebbie sulfuree. Si tratta di tentativi in solitaria, di avventurieri fuorviati, di morti tragiche e misteriose.

Una notte di ghiaccio e neve

Solo una settimana fa, il 9.12.2022, una donna è stata ritrovata sull’Etna, smarrita e costretta a trascorrere una notte gelida in alta montagna.

“Sono viva per miracolo”

La giovane brasiliana era salita da sola sul vulcano per scattare delle foto, ma si è presto resa conto di essersi persa – ha lanciato una richiesta di aiuto e ha annunciato la sua posizione intorno alle 16:30: poco a nord della Torre del Filosofo, a circa 2.800 metri, lontano dai sentieri consentiti. Dopo di che non c’è stato più alcun segnale e la donna ha tentato la discesa, perché si stava avvicinando il buio e doveva cercare un modo per passare la notte.

Fu finalmente ritrovata il giorno dopo nella Valle del Bove. Come ha fatto questa giovane donna a sopravvivere più o meno illesa all’intera notte nella neve e nel ghiaccio? A salvarle la vita è stata probabilmente la natura topologica di questa valle: ci sono punti relativamente riparati ed è piena di piccole grotte in cui poteva nascondersi. Quando la mattina dopo ha sentito delle voci, ha urlato più forte che poteva e alla fine è stata trovata.

Ossa nella grotta

L’anno scorso è stato fatto un sensazionale e tragico ritrovamento: il soccorso alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi ha scoperto i resti di un uomo in una grotta dell’Etna. Aveva evidenti deformazioni della bocca e del naso, aveva circa 50 anni ed era alto 1,70 metri. L’incidente è avvenuto decenni fa – l’analisi del DNA indica una data compresa tra il 1970 e il 1990. Non sapremo mai cosa è successo esattamente, ma sembra che l’uomo non sia riuscito a lasciare la grotta e sia rimasto intrappolato.

È stato trovato dal cane pastore tedesco “Halma” dell’unità di soccorso alpino, che ha sentito l’odore di qualcosa all’esterno della grotta e ha iniziato ad abbaiare forte, in modo che gli uomini dell’unità se ne accorgessero. Oltre alle ossa, si sono conservati anche abiti e alcuni oggetti. Aveva con sé alcune monete in lire, un orologio Omega e un piccolo pettine con custodia. Si sta cercando di risalire all’identità dell’uomo.

Austriaco caduto in una grotta

Nel 2016, un ciclista di 64 anni di Bad Goisern ha avuto un incidente mortale sull’Etna. Aveva parcheggiato la bicicletta per visitare alcune grotte ed è caduto per quattro metri. Si sospetta che l’uomo non sia morto subito: aveva un telefono in mano con cui presumibilmente voleva chiamare aiuto. Quando una guida dell’Etna ha visto la moto ferma davanti alla grotta, ha chiamato il soccorso alpino, ma purtroppo i soccorsi sono arrivati troppo tardi. La grotta in cui l’austriaco era caduto si trova a 1630 metri sul livello del mare, si chiama “Grotta dei tre livelli” ed è una popolare meta escursionistica.

Se volete visitare questa grotta, naturalmente in condizioni di sicurezza, unitevi a noi nel Tour Etna Sud!

Grotta dei tre livelli

La Grotta dei tre livelli si trova sul versante sud dell’Etna. È lunga 1150 metri e si estende su 3 livelli (da cui il nome). Solo i primi metri del tunnel lavico possono essere visitati in sicurezza. Cosa sia esattamente un tunnel di lava, potete leggerlo qui: Le grotte laviche dell’Etna I

Tedesco scivolato sul ghiaccio

Proprio come la giovane donna brasiliana della scorsa settimana, l’amore del fotografo Thomas R. per la fotografia dei vulcani è stata la sua rovina. Per il tedesco, l’incidente si è concluso fatalmente nel 2008. Era partito per fotografare le spettacolari eruzioni dei piccoli crateri secondari “Hornitos”, ma è scivolato per 40-50 metri lungo un pendio ghiacciato e si è schiantato contro una roccia lavica. Riuscì comunque a chiamare i soccorsi, ma la roccia tagliente e frastagliata lo aveva ferito così gravemente che il dottore in ingegneria e fotografo dilettante morì dissanguato sul posto.

Molte di queste storie sono accomunate da un filo conduttore: Esplorare da soli, al di fuori dei sentieri designati, è un’attività rischiosa. La bellezza selvaggia, affascinante e imprevedibile dell’Etna ha un fascino magico – ma l’Etna comprende una vasta area, in parte difficile da sorvegliare e piena di insidiosi pericoli grandi e piccoli. Bisogna anche sapere che la rete telefonica a queste altitudini è discontinua, se funziona del tutto.

Osservare un focolaio a distanza di sicurezza

L’Etna deve essere esplorato solo con una guida adeguatamente preparata. È meglio osservare un’eruzione da una distanza di sicurezza e con un buon obiettivo!

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